La violenza sulle donne ha molte forme, tutte inaccettabili.
C’è quella estrema e tragica del femminicidio, che purtroppo anche il nostro territorio ha conosciuto, quando un uomo priva una donna della sua vita, trattandola come una proprietà. Accanto a questa, ci sono le violenze fisiche: le percosse, le privazioni della libertà, gli atti non consenzienti.
E ancora, ci sono le violenze psicologiche: le minacce, i ricatti, spesso rivolti anche ai figli, poiché molte di queste situazioni si consumano proprio fra le mura domestiche.
Ma non meno gravi sono le violenze culturali, che alimentano pregiudizi e stereotipi radicati. Sono le frasi e gli atteggiamenti che relegano le donne a ruoli secondari, che sminuiscono le loro capacità o le giudicano per come si vestono, per le loro scelte, per il loro ruolo nella società. È il substrato che spesso contribuisce a creare una mentalità pericolosa, giustificando comportamenti che possono degenerare.
Oggi ricordiamo tutte le donne vittime di violenza e ribadiamo l’impegno a contrastare ogni forma di abuso. Ma riflettiamo anche sulla necessità di costruire una cultura del rispetto, perché è proprio da lì che nasce la libertà.
L'Amministrazione Comunale
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